Gabbioni per costruzione muro a protezione condominio
Abbiamo letto di come siano stati utilizzati gabbioni per la costruzione di muro a protezione di un intero condominio. Le indicazioni del progetto si possono leggere sull’articolo orginale – il cui link trovate cliccando qui – scritti dagli ingegneri Claudio Pedalino, Claudio Neri e Paola Marchiò.
Fin dal 2017 la costa della Toscana, da Pisa a Livorno ha subito molti danni. Il vento e il mare hanno rovinato la maggior parte delle strutture contro cui sono finiti.
Pioggia intensa, bombe d’acqua, strade rovinate. Soprattutto persone morte e ferite. La magistratura ha aperto inchieste contro ignoti, per disastro colposo e omicidio colposo.
Le gabbionate metalliche che tamponavano una riva del Rio Ardenza si sono rovinate e in alcuni punti sembra abbiano ceduto, determinando successivamente allagamenti di sedi stradali e condominiali al confine con il fiume. Alcuni solai hanno ceduto, da qui i disastri e le distruzioni.
Gli interventi di somma urgenza, decisi immediatamente dalla Regione Toscana, sono riusciti a ripristinare immediatamente i gabbioni metallici – sappiamo che il gabbione ha queste caratteristiche di pronto impiego, dovendo sostanzialmente solo essere trasportato dalla fabbrica al cantiere su strada.Sono stati utilizzati gabbioni per la costruzione muro e la successiva ricostruzione, insieme al materiale e metodi convenzionali.
E’ stato poi deciso di realizzare a valle delle gabbionate metalliche anche un muro in cemento armato, come ulteriore protezione.
Successivamente sono stati posti in opera anche un secondo e terzo strato di gabbioni metallici, subito dopo la realizzazione del muro. Per tutte le successive informazioni tecniche rimandiamo al link sopra citato degli Ingegneri, che hanno utilizzato per i calcoli anche un software ideato appositamente.
Trattandosi di un intervento di modesta rilevanza e ricadendo lo stesso in zona ben conosciuta dal punto di vista geotecnico, la progettazione si è basata sull’esperienza e sulle conoscenze disponibili, nonché sulle quattro prove penetrometriche dinamiche effettuate. Gli strati definiti sono tre: un primo su cui appoggia la platea di fondazione costituito da sabbie limose e limi sabbiosi, un secondo formato da limi sabbiosi e un terzo di limi sabbiosi argillosi.
Il muro è stato calcolato e verificato con il Software DOLMEN, utilizzando l’apposito modulo IS MURI, da parte dell’ing. Claudio Pedalino e dell’ing. Claudio Neri di Livorno. Cliccando qui andrete alla home page del software.
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