Un esempio di Gabbioni non adatti a Siderno (RC)
Abbiamo letto delle recenti dichiarazioni dei responsabili del rifacimento della zona di lungomare di Siderno, anche con gabbioni, una bella località in provincia di Reggio Calabria. La zona dove affaccia Siderno è la famosa Costa dei Gelsomini, o Riviera dei Gelsomini, chiamata anche Locride.
Il problema principale per la realizzazione e il rifacimento del lungomare è – come spesso succede nel nostro paese – l’assenza di fondi finanziari a copertura delle opere, o meglio, da quanto sembra, l’insufficienza dei fondi stanziati.
La priorità è stata data alla messa in sicurezza e alla protezione del lungomare, in seguito saranno realizzate opere accessorie sulla camminata e per l’illuminazione, che, però, rappresentano l’attrazione per i turisti e i villeggianti, oltre che ovviamente per i residenti.
Privilegare la sicurezza è corretto, ma lasciar perdere ciò che porterebbe maggiori introiti – le attrezzature per il turismo – è una perdita di denaro.
La Calabria ha delle coste, una natura, e una passione e affezione da parte degli abitanti che non ha nulla da invidiare ad alcun posto al mondo.
Le spiagge e i panorami sono belli tanto quanto, se non migliori, tutte le località di villeggiatura ben più pubblicizzate, e molto più frequentate. I servizi, le attrezzature per il turismo, le offerte per il turista italiano o estero, però, sono spesso inesistenti, o lasciate andare alla clemenza degli elementi.
Parlando dei nostri gabbioni, i direttori dei lavori hanno sottolineato come non siano state rimosse le gabbionate che tempo fa erano state installate dai Consorzi di Bonifica, provvisoriamente. Dato il tipo e le caratteristiche di costruzione di questi gabbioni si dovrà necessariamente intervenire per la loro sostituzione.
In questo caso un’opera che avrebbe potuto rimanere – se non in eterno – per decine e decine di anni, deve essere sostituita con gabbioni metallici nuovi, affrontando dunque una nuova spesa, per l’utilizzo di un tipo di rete inadatta e troppo fragile davanti agli elementi.
Gli ingegneri Matarazzi e Longo sottolineano, sempre a proposito dei gabbioni posti a difesa del lungomare, che i flutti marini, e la stessa acqua salata andranno, si stima a breve, a danneggiare il filo di rete metallica con cui erano stati costruiti. Il materiale contenuto, dunque, non potrà far altro che finire sull’arenile, creando un danno ancora maggiore, obbligando il Comune a nuove spese.
I cittadini di Siderno auspicano una conclusione rapida della vicenda, che sarebbe una manna anche per i villeggianti di questa splendida zona della costa Jonica, massicciamente frequentata nel periodo estivo, che potrebbe facilmente essere meta di un turismo di molte volte superiore, con appena qualche servizio in più a disposizione dei vacanzieri.
Non è possibile sperare che il mare non distrugga i gabbioni metallici, per non trovarsi con la costa disseminata di pietre e materiale di contenimento – da spostare, ovviamente. Non si può sempre attendere e sperare che un anno passi senza incidenti e interventi.
E’ necessario investire, ma farlo per un periodo di tempo molto lungo, in modo da diluire un investimento – che se ben oculato non è nemmeno molto impegnativo finanziariamente – su molti, moltissimi anni per godersi i risultati.
Anche per questo motivo la Inerteco ha approfittato per scrivere al Comune di Siderno, e mettersi a disposizione non solo per la fornitura, ma anche per la eventuale rimozione e – ove possibile – il riutilizzo senza sprechi o con il minimo scarto possibile, delle strutture a gabbioni e gabbionate esistenti sul lungomare di Siderno.
Un intervento rapido potrebbe dare già per questa estate un ottimo risultato per proteggere la passeggiata in riva alla spiaggia, e dimenticare uno dei molti problemi della zona, dedicandosi man mano a rifacimenti e abbellimenti meno urgenti, ma esteticamente valorizzanti lo splendido ambiente marittimo di una perla dello Jonio.