Ponte della Priula: la riapertura

Il taglio del nastro è avvenuto il 21 giugno: il ponte della Priula, a Treviso, riapre i battenti dopo i lavori con gabbionate iniziati nel 2018 a seguito dell’erosione eccessiva dell’alveo del fiume.

I tantissimi cittadini presenti qui sono il più significativo riconoscimento dell’impegno profuso da tutti i lavoratori per la realizzazione di quest’opera. È un giorno di festa per celebrare un intervento che tutela il passato guardando al futuro, in cui si restituisce al Veneto, ai veneti e in particolare al territorio di Treviso, a un’area che vanta alcuni dei distretti industriali più importanti d’Europa” ha detto il Presidente della Regione Veneto, Zaia, “ma che nel contempo si presenta rinnovata e rafforzata, grazie a un lavoro impegnativo di restauro e consolidamento giunto oggi finalmente a conclusione

L’opera

Le indagini condotte da Anas hanno evidenziato in passato il bisogno di intervenire dara l’erosione dell’alveo del fiume; le pile, gli archi e i parapetti laterali presentavano un naturale degrado.

Per il consolidamento, sono state rinforzate le pile con l’iniezione nel terreno di materiale cementizio. Per quanto concerne il rafforzamento delle fondazioni del ponte sono stati eseguiti interventi di cerchiatura per mezzo del posizionamento di micropali alla base di 5 pile, mentre per le restanti sono state posti in opera delle gabbionate dimensionate. Inoltre, per migliorare la reazione sismica della struttura sono stati installati nuovi isolatori oleodinamici finalizzati ad assorbire e dissipare l’eventuale picco di energia generato da una scossa.

Dai primi anni Duemila era emersa la necessità di effettuare un restauro strutturale del manufatto e, grazie alla collaborazione con Anas, la Sovrintendenza e gli Enti locali, siamo riusciti a realizzare un intervento di notevole impatto senza interrompere, se non brevemente e per cause di forza maggiore, il traffico lungo la Pontebbana” ha dichiarato Elisa de Berti, assessore regionale, “superate le numerose criticità, con pazienza, la stessa che abbiamo chiesto agli abitanti e agli automobilisti, ma anche con tanta determinazione, oggi tagliamo un nuovo importante traguardo nel percorso di potenziamento del sistema infrastrutturale veneto”.

 

 

 

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