Riutilizzo Inerti e ritiro rifiuti: un esempio da Follonica
Un esempio da seguire sulla strada del riutilizzo inerti e sul ritiro dei rifiuti non pericolosi conferiti dai cittadini è stato quello della cittadina di Follonica, all’inizio dell’anno.
Il riciclaggio di residui edili riguarda tutte le strategie per il recupero e l’eventuale riutilizzo, anche parziale, di ogni scarto derivante dalla costruzione o abbattimento di edifici, o parte di essi.
Un rapporto di Legambiente, mantenuto sempre aggiornato (qui il link alla pagina web), parla di passi importanti in avanti fatti dal nostro paese, che rimane comunque fra gli ultimi in Europa per il riutilizzo di materiale edile, inerti, pietra, calcinacci, mattoni.
Il Comune di Follonica, che prendiamo ad esempio anche se non è l’unico, ha pensato a una soluzione che eviti lo scempio, fin troppo presente in Italia, forse perchè siamo troppo abituati alle bellezze del nostro territorio, delle discariche abusive.
I rifiuti inerti non pericolosi, quindi soprattutto i calcinacci e frammenti di materiale edilizio, il ferro e i matieriali non ferrosi come la ghisa, ma anche l’acciaio, derivanti da attività non professionali, sono stati conferiti dai residenti in apposite aree di raccolta.
Tutto gratuito per quantitativi fino a 30 Kg di peso, o 30 litri di cubatura, senza necessità di compilare modulistica relativa ai rifiuti.
L’assessore all’ambiente del Comune di Follonica, Mirjam Giorgieri, ha dichiarato: “Ci auguriamo che il centro di raccolta conferimento dei rifiuti inerti possa contrastare l’abbandono dei rifiuti in natura e il nascere e moltiplicarsi di pericolose discariche abusive; questi rifiuti particolari, infatti, sono estremamente pericolosi e dannosi per l’ambiente, per molti anni. La riduzione di sprechi e inquinamento sono fra le nostre priorità. Anche per questo abbiamo chiesto un aiuto ai cittadini che potranno aiutare la città utilizzando questo servizio a costo zero, con la consapevolezza di aver aiutato l’ambiente ed evitato i danni alla salute che questo genere di materiali può comportare”.
Proprio Legambiente ha pubblicato una particolare classifica dei “Comuni Ricicloni”, basato sul rapporto dell’ISPRA (link), riguardante i comuni in Calabria (qui il link alla IV Edizione dei Comuni Ricicloni in Calabria).
I Comuni che superano il 65% di raccolta differenziata sono passati, dal 2015, da 10 a 63 su un totale di 409. Di questi ben 23 comuni sono rifiuti free. Assente la provincia di Crotone che non ha nessun comune riciclone, la provincia di Catanzaro ne ha 8, indietro ancora Vibo Valentia e Reggio Calabria con soli 2 comuni.
Ecco la lista delle province virtuose:
- Cosenza con 45 Comuni ricicloni , pari al 49,55%
- Catanzaro con il 47,82%
- Vibo Valentia con il 32,77%
- Reggio Calabria con il 28,69%
- Crotone con il 22,90%
Nonostante le differenze fra una provincia e l’altra, la Calabria ha registrato un miglioramento di oltre il 15% in più di raccolta differenziata, rispetto al 2015.
Tutti esempi da rispettare, impegno da parte di cittadini e istituzioni, ma anche di imprese che seguono le norme e rispettano il giusto conferimento dei rifiuti.
Sempre seguendo le norme locali, diverse fra comuni, province e regioni del nostro territorio, l’utilizzo di frantumatori inerti, o frantoi per pietra, marmo o calcestruzzo, possono aiutare molto l’imprenditore edile, come le ditte impiegate nel movimento terra, nel noleggio, e in generale in opere di costruzione o ristrutturazione. Un frantumatore permette sia di riutilizzare gli scarti, polverizzando o frantumando gli scarti edili in modo da essere riutilizzati in quantità variabile all’interno di sottofondi, massetti, ma anche strade e viottoli, come anche di contenerli.
L’utilizzo di sacchetti per inerti, infatti, ove obbligatorio – quando non sia possibile il riutilizzo degli scarti edili in cantiere – è molto più efficiente utilizzando un frantumatore. La resa dei sacchetti, se riempiti con materiale frantumato, rispetto al normale, aumenta del 65%. Questo si traduce in un indubbio vantaggio economico per l’imprenditore che pagherà meno alla discarica, e ripagherà rapidamente il costo del macchinario per la frantumazione. Senza omettere eventuali contributi a livello nazionale o europeo, come ad esempio il Bando ISI INAIL 2018 che stanzia contributi per le imprese in ogni settore (ne abbiamo parlato a questo link).
Per verificare le caratteristiche dei Frantumatori per l’edilizia Inerteco, vedere alcuni video dei macchinari all’opera, e scegliere la macchina più adatta per le proprie esigenze, vi rimandiamo alla pagina dei Frantumatori e Frantoi Pietra e Inerti per Cantiere, mentre per ogni informazione e per consigli tecnici siamo a disposizione alla nostra Hot Line Tecnica 24h/24 Tel.335.5312039 oppure alla pagina dei Contatti.