Tutela del territorio: i fondi dello Stato per il dissesto idrogeologico

Il premier Conte ha assicurato un Piano per la prevenzione del territorio e del dissesto idrogeologico: “lo stiamo predisponendo io personalmente e il Ministro dell’Ambiente”.

I rapporti ISPRA fanno luce su uno scenario per niente idilliaco; il nostro Paese è soggetto, e tende a peggiorare, a frane e alluvioni, oltre che al rischio sismico. I dati sono chiari: il 91% dei comuni presenti sul territorio nazionale è a rischio, il 16,6% del territorio rientra nelle categorie con maggiore pericolosità di frane e alluvioni e in queste zone si trovano oltre 550 mila edifici.

Il premier Conte parla di un progetto attuale per finanziare le regioni colpite dal maltempo, e in particolare soggette al dissesto idrogeologico. Lo ha presentato lo scorso 27 Febbraio dichiarandolo un piano di primaria importanza.

Si tratta del ProteggilItalia, il piano che prevede lo stanziamento di 11 miliardi di euro per la sicurezza del territorio, per il triennio 2019/2021.

Fondo investimenti per dissesto idrogeologico

Ricordiamo che Giuseppe Conte ha firmato la bozza del dpcm predisposto durante il Governo Gentiloni per il fondo investimenti per infrastrutture, dissesto idrogeologico, antisismica e riqualificazione urbana.

  • Per la mobilità sostenibile e sicurezza stradale sono stati stanziati 3478 milioni totali dal Mit e dal Ministero dell’Ambiente.
  • Per la difesa del suolo, dissesto idrogeologico, bonifiche e risanamento ambientali sono stati stanziati 1881 milioni dalla Difesa e dal Ministero dell’Ambiente.
  • Per l’edilizia pubblica, compresa quella sanitaria e scolastica, 6874 milioni dal Ministero della Giustizia, dei Beni Culturali, della Difesa, dell’Economia e dell’Istruzione.
  • Per le Infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento fognatura e depurazione sono disponibili 792,382 milioni, gestiti dal Mit e dal Ministero dell’Agricoltura. Alla ricerca sono stati assegnati 1401 milioni di euro che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Agricoltura, Sviluppo Economico, Istruzione, Salute e dalla presidenza del Consiglio.
  • Per le Attività industriali ad alta tecnologia, e sostegno alle esportazioni, 6874 milioni sono stati messi a disposizione dei Ministeri dello Sviluppo Economico, della Difesa e dell’Economia.
  • Per la Prevenzione del rischio sismico, 1655 milioni saranno gestiti dai Ministeri della Giustizia, dell’Interno, dei Beni culturali e dell’Istruzione. I fondi per gli investimenti, per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, 354 milioni, sono state ripartite tra Ministero dei Beni culturali, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Presidenza del Consiglio.
  • Per l’eliminazione delle barriere architettoniche, 294 milioni saranno messi a disposizione dai Ministeri della Giustizia, Beni Culturali e Infrastrutture.
  • Per il potenziamento delle infrastrutture e dei mezzi per l’ordine pubblico andranno 3021 milioni di euro, che saranno gestiti dai Ministeri della Difesa, Giustizia, Interno, Economia e Infrastrutture.
  • Infine, per la digitalizzazione delle amministrazioni statali sono stati stanziati 1354 milioni di euro, ripartiti tra i Ministeri della Difesa, Giustizia, Interni, Economia, Esteri, Beni culturali, Sviluppo Economico e Istruzione.

Questo fondo è stato varato dalla Legge di Bilancio 2017, successivamente è stato rifinanziato con 36,1 milioni di euro nella Legge di Bilancio 2018 e, tenendo conto della decurtazione e del cambio di Governo, restano quindi 35,5 miliardi di euro.

Per il 2019, Conte ha affermato: “Entro la fine del 2018 saranno ripartiti 350 milioni di euro su singoli interventi, ovvero 125 milioni di più rispetto a quanto previsto dallo stesso decreto annuale adottato nel 2017” e ha aggiunto “Questo Governo è molto sensibile alla prevenzione dei rischi collegati al dissesto idrogeologico ed ha un approccio strutturale, tant’è che io personalmente, già dai giorni scorsi, ed il Ministro dell’ambiente stiamo predisponendo un piano nazionale straordinario, che presenteremo entro la fine del corrente mese”.

ProteggilItalia: i fondi per il prossimo triennio

ProteggilItalia è quindi il nuovo piano statale per finanziare la sicurezza del territorio per il triennio 2019-2021 presentato lo scorso febbraio dal premier Conte.

Per il dissesto idrogeologico, primo punto di questo piano, si prevede lo stanziamento di 3,1 miliardi di euro da destinare alle regioni in stato di emergenza.

Ecco la lista delle regioni interessate con le relative risorse:

  • al Veneto andranno 755,9 milioni di euro per i danni avvenuti a fine ottobre nel bellunese.
  • alla Liguria 333,6 milioni di euro per il ripristino del territorio dopo la mareggiata dell’ottobre scorso
  • segue la Valle d’Aosta con 290,8 milioni di euro che verranno impiegati per ovviare alle calamità dell’agosto 2017.
  • In Friuli Venezia Giulia potranno usufruire di 277,6 milioni di euro per il prossimo triennio per i danni legarti al maltempo
  • in Friuli Venezia Giulia saranno erogati 221,4 milioni
  • alla Sicilia andranno 221,4 milioni
  • Per l”Abruzzo 202,8 milioni
  • 135 milioni per la regione Emilia-Romagna
  • 133 milioni per la Provincia autonoma di Trento
  • Per la Calabria 115 milioni
  • 96,7 milioni in arrivo per il dissesto idrogeologico in Lombardia
  • 82,9 milioni quelli per il Lazio
  • 81,6 milioni stanziati per  Bolzano
  • 68 milioni per la Toscana
  • Per la Sardegna 65,8 milioni.
  • Alla Basilicata andranno 10,9 milioni di euro
  • Al Molise 9,8 milioni
  • Per il Piemonte le risorse ammontano a 4,7 milioni
  • E chiude infine la lista l’Umbria con i suoi 3 milioni di euro. 

A fine febbraio il premier ha affermato: “Abbiamo messo 11 miliardi a disposizione delle Regioni e degli enti locali per il dissesto idrogeologico, messa in sicurezza del territorio ed interventi di emergenza per il maltempo. I soldi ci sono ma vanno spesi e spesi bene. Mi sono battuto per avere strumenti normativi per spendere bene questi soldi e far partire i cantieri. Questi strumenti sono la cabina di regia interministeriale Strategia Italia, la struttura di missione Investitalia e la Centrale di Progettazione. Inoltre sto lavorando personalmente a un decreto legge per riformare il codice degli appalti e sbloccare i cantieri“.

Novità e finanziamenti 2019

Ma quali sono i risultati, a conti fatti? I finanziamenti agli enti stanno arrivando davvero?

Recentemente l’Assessore Regionale Pugliese ai Trasporti e alle Infrastrutture, Giovanni Giannini, ha dichiarato un finanziamento di 100mila euro per 21 interventi in Puglia, per far fronte al dissesto idrogeologico. I comuni interessati sono quelli di Bari con 6 interventi, Foggia con 12 interventi, della BT con 2 interventi e Lecce con 1 intervento.

Sia Depalma, come primo cittadino del Comune di Giovinazzo, sia Francesca Galizia, come parlamentare di riferimento, assicurano che ci sono ottime probabilità secondo cui dei finanziamenti potrebbero beneficiare anche altri 19 comuni pugliesi, ovvero: San Giovanni Rotondo, Peschici, Foggia, Castelluccio Valmaggiore, Faeto, Celle san Vito, Troia, San Severo, Apricena, Carpino, Volturara Appula e Rodi Garganico per la provincia di Foggia, Andria e Barletta per la BT, Bitritto, Binetto, Giovinazzo (per la costa a Levante), Modugno, Molfetta, Bari e Triggiano per la provincia di Bari e Casarano per Lecce.

“I nostri uffici” ha affermato Giovanni Giannini “oltre ad avvisare i sindaci dei 21 comuni interessati, hanno trasmesso al Commissario di Governo delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia, tutti i progetti perché possa procedere e curarne l’attuazione”.

L’elenco degli interventi da finanziare con queste risorse FSC 2014-2020 erano stati approvati con la delibera della Giunta Regionale n. 1202 del 28/07/2017 e, in seguito, l’elenco di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico è stato trasmesso alla Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM in data 01/08/2017.

Adesso gli amministratori giovinazzesi stanno attendendo che i fondi sfocino nelle tasche delle casse comunali.

Per il comune di Nettuno, sono stati stanziati 5 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici comunali, le strade e le scuole. Il Ministero dell’Interno insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno recentemente firmato il decreto che finanzia i comuni per questi interventi, ha comunicato il Commissario del comune di Nettuno, Bruno Strati.

Era stata fatta richiesta allo Stato, infatti, di risorse per ovviare a cinque interventi urgenti che saranno quindi finanziati con risorse statali. Si tratta del restauro e manutenzione del Palazzo comunale per un importo di 1.600.000 euro; adeguamento antincendio della sede comunale di Via della Vittoria per 500.000 euro; opere di consolidamento e di messa in sicurezza da rischio idrogeologico di Via Genova, stazione di pompaggio e condotta sottomarina alla foce del fosso Loricina per un importo pari a 1.500.000 euro; manutenzione strade per 1.100.000 euro; messa in sicurezza degli impianti elettrici a servizio dei fabbricati comunali siti in Largo Santa Barbara per 365.000 euro.

Bruno Strati ha dichiarato: “Si tratta di risorse importanti che servono al Comune di Nettuno per finanziare opere di messa in sicurezza degli edifici comunali e delle strade più a rischio”.

Finanziamenti statali che non pesano sul bilancio comunale. Sembra, dunque, che i finanziamenti siano ormai in mobilitazione a tutti gli effetti per assistere i vari enti pubblici delle regioni.

×